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La Post Produzione in Fotografia

Ogni giorno, per lavoro, parlo con tante persone diverse e molte volte mi è capitato di confrontarmi con persone che incominciano a parlarmi di fotografia con queste premesse “Io non ritocco le mie foto!”; “Le mie foto sono come escono dal sensore, sono un purista!” oppure “Una volta quando c’erano i rullini e si sviluppava  in camera oscura, quella sì che era fotografia!”

Ovviamente non sono assolutamente d’accordo con queste affermazioni e vi spiego perché.

Se osservate uno scatto appena uscito dalla macchina fotografica, siete certi che quello che state vedendo è esattamente identico alla scena che avete immortalato?

I colori, i dettagli, le luci, le ombre, i contrasti erano proprio quelli ?

L’occhio umano ha una capacità di leggere i dettagli nelle ombre e nelle alte luci infinitamente maggiore di quella di una pellicola e ancor più di un sensore digitale, quindi una fotografia non sarà mai una rappresentazione fedele della realtà, ma una rappresentazione molto più limitata in termini di cromie, luminosità, dettagli, contrasti.

La fotografia nasce prima nella mia testa, quando tento di dare forma ad un’ emozione, un’idea, una storia che voglio raccontare.

Poi diventa click!

In fotografia analogica significava sviluppare la pellicola e poi stampare un negativo su carta fotografica attraverso un processo chimico.

In fotografia digitale significa sviluppare  un file raw affinché ne venga fuori l’immagine che più assomiglia alla mia idea interpretativa di partenza, per poi essere stampato.

Andare oltre serve per dare la mia “interpretazione”, la mia impronta stilistica.

Ecco spiegato il motivo per cui sono assolutamente favorevole alla postproduzione!